Comincia col farti quattro, semplici domande:
1. In vacanza, preferisci girare i mercati locali o vai dritto/a al supermercato?
2. Ti diverti a spulciare quotidiani, magazine, blog locali per conoscere gli eventi in programma?
3. Per rilassarti preferisci il contatto diretto con la natura o vai in un parco attrezzato?
4. Ti piace girare come una trottola per vedere quante più cose possibile o sei alla ricerca d'altro?
Se già rispondi positivamente a qualcuna (o a tutte) le domande sei tra quelli a cui piace visitare un luogo mischiandosi con chi - in quel luogo - ci è nato e/o ci vive da sempre. Ormai viaggiare, specie per le nuove generazioni, è sempre meno una lista di cose da fare e sempre più, invece, la ricerca di esperienze significative da condividere in tempo reale sui social. In fondo, se ci pensi, la SPA avveneristica, come l'albergo di lusso, si trovano anche altrove. Quel che non trovi altrove sono posti come Sorgeto, la Scannella, la Pelara solo per citare alcuni dei luoghi più "ispirati" dell'isola d'Ischia. Ma, al di là dei luoghi, per un'esperienza davvero "local" conta seguire alcuni pratici consigli.
Senza fretta
Invece di programmare tutto dalla A alla Z, imprimendo alla vacanza ritmi serratissimi, la cosa migliore da fare è attardarsi in un luogo, indugiare sui particolari, esplorare. Insomma, a dispetto del titolo, conoscere più che visitare. Perciò, prenditi tutto il tempo che serve per approfondire il "genius loci" dell'isola d'Ischia, dal modo di vivere dei suoi abitanti, ai prodotti tipici, all'architettura e al commercio.
Per esempio, se ti trovi a Forio, segui la "traccia" delle chiese e delle torri. A partire, dalla più famosa di tutte, la stupenda chiesa del Soccorso. Un edificio piccolo, dalle linee semplici e senza alcun elemento artistico di rilievo, eppure in grado di regalare ogni volta emozioni diverse ai tanti turisti e residenti che, specie sul far della sera, affollano il sagrato. All'interno, molti ex voto raffiguranti scene di emigrazione e naufragio, rivelatrici delle paure profonde dei foriani legate quasi sempre alle insidie dell'andar per mare. O ai pericoli provenienti dal mare, come i terribili pirati saraceni che fino alla prima metà del '500 infestarono le coste del Mediterraneo meridionale, Ischia inclusa. Per contrastarne le razzie, l'Università di Forio finanziò la costruzione di un ingegnoso sistema di torri con funzioni di avvistamento e difesa. Il Mezzogiorno d'Italia è pieno di testimonianze di questo tipo, tuttavia, la particolarità di Forio è che attorno alle sue torri sono state sperimentate soluzioni urbanistiche sui generis, come l'intricato dedalo di vicoli che dal centro storico consente di raggiungere ogni parte del paese.
Alla scoperta di Forio, la città turrita
I vicoli saraceni di Forio
Conoscere uno/a del posto
Non è sempre semplice conoscere uno/a del posto, ma grazie alla rete, in questo caso grazie ai nostri consigli, oggi è molto più semplice affidarsi a "locali" in grado di farti scoprire le bellezze nascoste del posto che si vuole, o si sta visitando. Come i ragazzi dell'Associazione "Epomeo in sella" che hanno ripreso l'usanza dei loro avi di accompagnare i turisti a dorso di cavallo fin sulla vetta del Monte Epomeo. Ancora, se sei un appassionato/a di escursioni, a Ischia c'è una sottosezione del Club Alpino Italiano di Napoli. Sul gruppo pubblico di facebook trovi le informazioni e i contatti utili per andare alla scoperta degli itinerari escursionistici dell'isola d'Ischia. Sennò, anche per le escursioni, puoi fare affidamento su Prontoischia.
Gruppo facebook CAI Isola d'Ischia
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