Uno degli aspetti più curiosi dell’isola d’Ischia è che, nonostante sia una località balneare famosa in tutto il mondo, esprime una gastronomia prevalentemente di terra. L’agricoltura, non la pesca, è stata per secoli l’economia principale dell’isola ed è solo grazie alla fertilità del suolo vulcanico che nei secoli gli ischitani hanno potuto contare su una valida alternativa di vita rispetto ai pericoli e alle insidie proprie dell’andar per mare. Il risultato è che il coniglio è l’animale tradizionalmente più allevato nei poderi ischitani e la vite la coltivazione più praticata.
Ciò non vuol dire che a Ischia non si mangi bene pesce. Anzi! Soltanto, la diffusione della cucina di mare è molto più un portato turistico che non l’autentica vocazione del territorio.