D'accordo, Ischia è storicamente un'"isola di terra". Un posto dove, per secoli, la viticoltura è stata l'attività più redditizia e il mitico "coniglio all'ischitana" il piatto principe della gastronomia. Queste considerazioni non autorizzano però giudizi frettolosi. I pescatori hanno giocato un ruolo decisivo nella formazione culturale, soprattutto religiosa, dell'isola più grande del Golfo di Napoli.
Non a caso, le tradizioni popolari più suggestive portano quasi tutte la loro "firma": la festa di Sant’Anna e la festa di San Michele - solo per dirne due - senza dimenticare le chiese costruite grazie ai lasciti e all'autotassazione di questa minoranza "intensa" dell'isola d'Ischia.
Perciò, chi vuole afferrare il "genius loci" dell'isola, insieme alle tante tracce della civiltà contadina, farà bene a visitare anche il Museo del Mare a Ischia Ponte e a dedicare un paio d'ore della sua vacanza al più "turistico" giro dell'isola via mare. Un'occasione, quest'ultima, per ammirare la diversità della costa ischitana: relativamente più bassa e meno frastagliata quella settentrionale; alta e solcata da profonde cave quella meridionale.