Si può esser profondamente legati alla propria terra eppure rifuggirne i luoghi comuni; allo stesso modo, si può restar fedeli tutta la vita a un ideale estetico, architettonico, artistico cercando, però, sempre nuove fonti di ispirazione. L’irrequietudine di Franco Calise, apprezzato ceramista ischitano, si spiega così: l’amore, appena dissimulato, per Forio e l’isola d’Ischia non gli ha mai impedito di vederne le contraddizioni; così come la fedeltà a uno stile profondamente mediterraneo non si è mai tradotta in pregiudizio verso altre realtà.
Anzi, il desiderio attuale sarebbe quello di trasferirsi in Olanda, perchè, ci ha detto: "lì ci sono le regole". Più o meno per la stessa ragione ha vissuto diversi anni a Capri, e non tragga in inganno la vicinanza (appena 18 miglia marine) con Ischia. È sufficiente aver letto i coniugi Bret Harte o le sorelle Fitzgerald per aver chiare le differenze tra queste due “isole-continente” del Golfo di Napoli. Più spontanea, ma per certi aspetti schiacciata dalla sua storia millenaria, Ischia; cosmopolita, ma senza tradizioni di rilievo, Capri.
Favoloso!
Soprattutto la possibilità di una clientela più internazionale, e perciò più stimolante, è stata, a suo tempo, la molla che ha spinto Franco Calise a trasferirsi sull’"isola azzurra" anche se, poi, per uno strano gioco del destino, un importante riconoscimento internazionale è arrivato col ritorno sull’"isola verde". Stiamo parlando della Kerama Marazzi, azienda leader nel settore delle piastrelle con la quale il ceramista di Via Marina sta portando avanti una proficua collaborazione cominciata grazie al "semplice" passaparola positivo; tuttora il più efficace strumento di marketing esistente.
Una fama conquistata sul campo, dunque, senza nessuna scorciatoia. Anzi, per stessa ammissione dell’artista, probabilmente ritardata a causa di una certa ritrosia alla mondanità e alla cura delle pubbliche relazioni. Meglio far parlare le opere. Come a Capri, dove l’unica panchina maiolicata dei bellissimi Giardini di Augusto porta appunto la firma di Franco Calise. O come a Forio, dove la rinascita di Via Marina, terminata con la ristrutturazione della
chiesa di San Gaetano, pure è in qualche modo coincisa con l’apertura del suo atelier. Una bottega piccola e accogliente popolata di "Principi Mercanti", "Meduse" e l’immancabile "Chiesa del Soccorso". Un Soccorso diverso, più intimo, di certo non riducibile alla cartolina turistica conosciuta in tutto il mondo.
Insomma, un artista a un tempo domestico e cosmpolita, mediterraneo ma amante degli ambienti nord europei. Contraddizioni feconde che arricchiscono il racconto dell’isola d’Ischia, terra di grandi eccellenze in campo artistico e culturale. Tra queste, a pieno titolo, Franco Calise che trovate a Forio nella sua bottega di Via Marina, 3.
Magia dell'isola d'Ischia!